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BPCO E ASMA BRONCHIALE


La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) comprende bronchite cronica ed enfisema polmonare, è una patologia respiratoria che si sviluppa in genere dopo i 40 anni in soggetti fumatori, caratterizzata da un deficit ventilatorio progressivo, il cui decorso è scarsamente modificabile con la terapia farmacologica, ed in cui il grado di ostruzione è solo modestamente reversibile. Con l’aumnetare dell’ostruzione si assiste ad una progressiva modificazione di alcuni parametri spirometrici fra cui di particolare importanza è il FEV1. I trattamenti farmacologici cronici hanno l’obiettivo di ottenere il controllo dei sintomi e, sono a differenza di quanto avviene per l’asma, solo incrementati (terapia a scalini) in relazione alla gravità del quadro clinico.

Tutte le principali Linee Guida Internazionale sul trattamento della BPCO sono concordi nel raccomandare in prima battuta per il controllo dei sintomi:

  • un β2-agonista a beve durata d’azione (SABA) al bisogno e,
  • successivamente in progressione, un β2-agonista a lunga durata d’azione (LABA) o un antimuscarinico a lunga durata d’azione (LAMA) in monoterapia, associati fra loro e/o associati ad un cortisonico inalatorio (ICS).

FEV1: volume espiratorio massimo nel 1° secondo, è il volume di aria che viene emessa nel 1° secondo di una manovra di espirazione forzata.

SPIROMETRIA

L’esame spirometrico è fondamentale per la diagnosi e la stadiazione della BPCO, sulla base di 2 parametri:

  1. Capacità Vitale Forzata (CVF o FVC): volume d’aria espirato dai polmoni passando da una inspirazione forzata a una espirazione forzata.
  2. Volume Espiratorio Massimo nel 1° secondo (VEMS o FEV1): volume di aria che viene emessa nel primo secondo di una manovra di espirazione forzata.

IL rapporto VEMS/CVF (FEV1/FVC) è un importante indice per distinguere l’alterazione spirometriche ostruttive (se <70%) da quelle restrittive (se >70%).
La CVF e il FEV1 variano in rapporto al sesso, età ed altezza sulla base dei quali vengono calcolati i valori teorici per ciascun individuo.

LABA: AGONISTI β2-ADRENERGICI  A LUNGA DURATA D’AZIONE

SALMETEROLO: 60 dosi da 50 mcg BID.
Nomi commerciali: Arial, Serevent, Salmetedur (Diskus e Spray).Indicazione: Asma bronchiale e BPCO. Il bassisimo assorbimento sistemico del Salmeterolo consente di limitare sensibilmente i potenziali effetti collaterali, rendendo così la terapia sicura oltre che efficace.

FORMETEROLO: 60 cps da 12 mcg, BID.
Nomi commerciali: Atimos, Foradil (spray), Formoterolo EG (Aerolizer), Formotorolo Viatris (Novolizer), Oxis Turbohaler.
Indicazione terapeutica: nel trattamento del broncospamo in pazienti con ASMA BRONCHIALE o BPCO.
Nel trattamento dell’ASMA BRONCHIALE il formoterolo deve essere somministrato in associazione ai corticosteroidi; la monoterapia con β2-agonisti a lunga durata d’azione (formoterolo e salmeterolo) non è raccomandata per il rischio di grave esacerbazione dell’asma anche con esito fatale. Il rischio è risultato particolarmente evidente nei ragazzi di età compresa fra 4 e 11 anni. Il formoterolo può essere utiizzato sia come terapia di mantenimento sia come trattamento al bisogno (strategia SMART). Una volta che l’asma bronchiale è sotto controllo, le linee guida internazionale raccomandano, se possibile, di eliminare il β2-agonista a lunga durata d’azione e di continuare la terapia di mantenimento con i corticosteroidi inalatori.

INDACATEROLO: 30 cps rigide da 150 e 300 mcg,
E’ un broncodilatatore, viene impiegato 1 volta al die nei pazienti con BPCO, nei soggetti aldulti >18 anni.
Nomi commerciali: Hirobriz Breezhaler, Onbrez Breezhaler: inalatori monodosi.Non va usato in caso di asma, problemi cardiaci, tireopatie, diabete, intolleranza al lattosio e in caso di epilessia.

ASSOCIAZIONE FORMOTEROLO + CORTICOSTEROIDE

Formoterolo + Budesonide: Symbicort è l’unica associazione approvata per il BPCO.
Formoterolo + Beclometasone: Foradil, solo per l’asma, non è approvato per il BPCO.
Formoterolo + corticosteroidi: è indicato nei pazienti con asma bronchiale non adeguatamente controllata in terapia con corticosteroidi inalatoria e con β2-agonista a breve durata d’azione al bisogno.
http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Formoterolo
http://www.pharmamedix.com/principio.php?pa=Formoterolo&vo=Farmacologia
http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Formoterolo&vo=avvertenze

LAMA: ANTICOLINERGICI A LUNGA DURATA D’AZIONE

TIOTROPIO: 30 cps 18 mcg QD (1 volta al die), inidcato per la terapia della BPCO.
Nomi commerciali: Spiriva Handihaler (inalatore monodese) cps e Spiriva Respimat (soluzione per inalazione).  Massima cautela nell’utilizzo del farmaco, nei pazienti affetti da insufficienza renale, quindi da una irdotta clearence della creatinina.
Effetti collaterali: vertigini, cefalea e disuria.

ACLIDINIO: 60 dosi da 322 mcg, BID.
Nomi commerciali: Bretaris Genuair e Eklira Genuair (inalatore multidose): BPCO, età ≥18 anni. non sono necessari aggiustamenti della dose per i pazienti anziani. Danno renale: non sono necessari aggiustamenti della dose per i pazienti con compromissione renale né per i pazienti con compromissione epatica.

GLICOPIRRONIO: 30 cps da 44 mcg, QD (1 volta al die).
Nome commerciale: Seebri Breezhaler e Tovanor Breezhaler (inalatore monodose) cps. Indicazione terapeutica: BPCO

CORTICOSTEROIDI INLATORI (ICS)

ALVESCO (ciclesonide): 80 – 100 mcg.
Indicazione terapeutica: ASMA BRONCHIALE, è un presidio per la terapia a lungo termine, il che significa deve essere usato regolarmente per lungo periodo: deve essere usato regolarmente ogni giorno, anche quando non si avvertono sintomi asmatici.
Si consiglia di inalare immediatamente prima dei pasti.
Alvesco non è adatto al trattamento di un attacco acuto di asma.
Posologia adulti e ragazzi dai 12 anni in su: ASMA di lieve-media entità, la dose usuale giornaliera è di 160-640 mcg, ripartiti in 1 o 2 somministrazione al girono.
Asma grave: la dose di 640 mcg si può somministrare fino a 2 volte/die.

PULMAXAN TURBOHALER (BUDESONIDE): 100, 200  e 300 mcg.
Indicazione terapeutica: ASMA BRONCHIALE
Pulmaxan non determina un rapido miglioramento degli episodi acuti di asma, per i quali si consiglia di utilizzare un broncodilatatore a breve durata d’azione.
La posologia di Pulmaxan: va adattata al singolo paziente in relazione alla gravità dell’asma e alla fase della terapia.
Adulti: nei casi di asma grave all’inizio della terapia con corticosteroidI per via inalatoria o in corso di riduzione o sospensione della terapia corticosteroidea per via orale, la pososlogia consigliata è di 200 mcg 2-4 v/die.
La dose di mantenimento è individuale e dovrebbe essere la dose minima che permetta l’assenza di sintomatologia: usualmente è sufficiente una inalazione da 200 mcg/die.
Bambini da 6 anni in su: in genere 200 mcg/die, in 2 somministrazioni; in caso di necessità la posolgia può essere aumentata fino a 400 mcg/die.

FLUTICASONE PROPIONATO: Flixotide Diskus 50, 100, 250, 500 mcg.
Indicazione terapeutica: è inidcato sia per il trattamento dell‘ASMA BRONCHIALE e della BPCO
Il Flixotide è adatto ai bambini dai 4 anni in su e gli adulti: Posologia 2v/die.

ASSOCIAZIONE ICS/LABA

Associazione tra Budesonide + Formoterolo: indicazione sia per l’ASMA che il BPCO.
SYMBICORT: polvere per inalazione 160/4.5 mcg e 320/9 mcg, ASSIEME, SINESTIC.
Indicazione terapeutica: ASMA BRONCHIALE e BPCO. Non ci sono requisiti particolari riguardo il dosaggio nei pazienti anziani. Non vi sono dati disponibili sull’uso di Symbicort nei pazienti con danno epatico e renale.
Poichè budesonide e formoterolo sono eliminati principalmente tramite metabolismo epatico, ci si può aspettare un’aumentata esposizione al farmaco nei pazienti affetti da grave cirrosi epatica.
Dosi raccomadate, dai 18 anni in su: 1-2 inalazioni (2 v/die). Alcuni pazienti possono necessitare fino a un massimo di 4 inalazioni 2 v/die.
Adolescenti (12-17 anni): 1-2 inalazioni 2 v/die.
EFfetti collaterali: cefalea, tremori, vertigine, ansia, tachicardia, palpitazione, esantema, orticaria, prurito,
Respiratori: infezione da candida orofaringe, tosse, raucedine.
Oftalmici: la somministrazione prolungata di corticosteroidi è stata associata a cataratta e glaucoma.
Endocrini: i corticosteroidi possono indurre soppressione surrnelaica.
MUscoloscheletrici: crampi muscolare, la somministrazione cronica di corticosteroidi per via inalatoria è stata associata ad osteoporosi.

Associazione Fluticasone propionato + formoterolo fumarato diidrato: ASMA BRONCHIALE
FLUTIFORMO/ABRIFF INALAZIONE: 120 D, 50/5-125/5 e 250/10 mcg.
Indicazione terapeutia: ASMA BRONCHIALE
Dosi raccomandate: Adulti e adolescenti al di sopra di 12 anni la dose consueta corrisponde a 2 inalazioni 2 volte/die: ovvero 2 puff la mattina + 2 puff la sera.
Il dosaggio 250/10 mcg non dovrebbe essere usato degli adolescenti.
Flutiformo e Abriff non devono essere usati nei bambini al di sotto di 12 anni.

Associazione Beclometasone + Formoterolo: ASMA
FOSTER: soluzione perssurizzata per inalazione.
Indicazione terapeutica: solo ASMA.
Il dosaggio massimo non dovrebbe mai supeerare le 4 inalazioni giornaliere.
Particolare cautela andrebbe riservata ai pazient affetti da patolgie caridovascolari, glaucoma, ipertiroidismo, feocromcitoma, diabete ed ipertrofia prostatica.

Associazione Vilanterolo + Fluticasone: Revinty Ellipta e Relvar Ellipta (92/22 mcg e 184/22 mcg).
indicazione terapeutica: ASMA BRONCHIALE (monosomministrazione) e BPCO (solo il odsaggio 92/22 mcg).
associazione tra Fluticasone furoato è un corticosteroide attivo per 24 ore + Vilanterolo un β2-agonista a lunga durata d’azione in grado di indurre una broncodilatazione di almeno 24 ore.
VILANTEROLO: è un nuovo β2-agonista ottenuto attraverso l’incorporazione di un atomo di ossigeno nella posizione omobenzilica del alto destro dell’anello fenilico dell’eneantiomero più potente (R) di salmeterolo.
Posologia: monosomministrazione sia per ASMA che BPCO. Nell’ASMA adulti ed età ≥12 anni, la dose iniziale è 92/22 mcg (1 inalazione/die), la dose può essere aumentata a 184/22 mcg sempre 1 v/die, per migliorare il controllo dell’asma nei pazienti non adeguatamente controllati con  il DOsaggio iniziale.
Nella BPCO: per il trattamento sintomatico degli adulti con BPCO con un volume espiratorio forzato in 1 secondo (FEV1 <70% del valore normale previsto (post-broncodilatatore) con una storia di riacutizzazioni nonostante la terapia regolare con broncodilatatori.
Posologia nella BPCO, adulti ≥18 anni, una inalazione di 92/22 mcg, una volta al die, invece il dosaggio 180/22 mcg non è consentito nella BPCO.

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LE ALLERGIE AL NICHEL.


Chi ha una forte intolleranza o allergia la nichel, dovrebbe evitare in generale gli alimenti contenuti in scatolette di alluminio e lattine e preferire le confezioni in vetro. Attenzione anche alle pentole in alluminio e alle padelle in teflon.
In genere si consiglia di sostituire le pentole e le teglie con alternative in vetro pirex. Se l’allergia al nichel non è soltanto alimentare, ma anche da contatto, fate attenzione soprattutto ai gioielli, oltre che ai gancetti, ai bottoni e alle cerniere di abiti, scarpi e accessori.

  1. Cioccolato e cacao in polvere: il cioccolato è una delle fonte di nichel più concentrate. il cioccolato fondente  contiene 2.6 microgrammi per grammo, il cioccolato al latte 1.2 e il cacao 9.8
  2. Anacardi: contengono 5.1 mcg di nichel per g tra la frutta secca gli anacardi sono una delle maggiori fonti di nichel, a cui sarà necessario fare attenzione, soprattutto se presenti in tracce nei prodotti industriali e confezionati..
  3. Pomodori e ortaggi: Tra gli ortaggi più ricchi di nichel trovaimo il pomodoro, asparagi, broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, fagiolini, finocchi, lattuga, sedano, radicchio e altri ortaggi. Sono di solito più tollerati: cetrioli, zucca, zucchine, melanzane e peperoni.
  4. Spinaci: anche gli spinaci contengono 0.30 mcg/g e sono tra le verdure da tenere maggiormente sotto controllo in caso di allergia o intolleranza al nichel, insieme a cibi come pomodori e lenticchie.
  5. Legumi e frutta secca: lenticchie, ceci, soia, noci, nocciole e mandorle. i fagioli rossi contengono 0.45 mcg/g
  6. Frutta essiccata: la frutta essiccata contiene quantità di nichel maggiori rispetto alla frutta fresca. ciò potrebbe dipendere anche dai trattamenti industriali: Fichi, uva, albicocche e prugne.
  7. Bevande: cioccolata, caffè, tè e la birra, ma anche le bibite contenute in lattina.
  8. Cibi in scatola: I cibi conservati possono incrementare il loro contenuto di nichel a causa del materiale del contenitore. Attenzione a lattine e scatolette. Meglio scegliere le alternative fresche o confezionare in altri materiali in caso di allergia al nichel.
  9. Cereali: avena, mais, miglio, grano saraceno. Bisogna prendere in considerazione sia i cereali in chicco che le relative farine e i prodotti confezionati che possono contenerle.
  10. Frutti di mare e pesce: tra le maggiori fonti di nichel troviamo i frutti di mare e il pesce (ben nota fonte di metalli pesanti), con particolare riferimento alle ostriche, salmone, gamberi e cozze, ma anche aringhe e sgombri.

CIBI PERMESSI:

  • Birra, caffè,
  • Carni (tutte),
  • pesce (escluso platessa e aringhe),
  • Pollame
  • Uova, latte e derivati, yogurt (non aromatizzati)
  • Frutta fresca (escluso pere, albicocche e prugne)
  • Marmellata
  • Barbabietola rossa, cetrioli, melanzane, peperoni verdi e rossi
  • Cornflakes, farina 00, riso
  • Bevande frizzanti e vino

CIBI A BASSO CONTENUTO  DI NICHEL: DA 50 A 199 μg/kg circa di sostanza:

  • Avocado, carote e lattuga, funghi
  • Fichi
  • Grano saraceno,
  • Liquirizia
  • Platessa e aringhe
  • Tè e rabarbaro

CIBI A DISCRETO CONTENUTO DI NICHEL: DA 100 A 199 μg/kg circa di sostanza:

  • Albicocche, pere e uva passa
  • Aragosta
  • Broccoli, Cipolle, Mais

CIBI A CONTENUTO MEDIO DI NICHEL: DA 200 a 1000 μg/kg di sostanza:

  • Alimenti conservati i cotti in recipienti di metallo,
  • Asparagi, cavoli, cavolfiore, fagioli e fagiolini, patate, piselli, pomodori e spinaci
  • farina e pane di grano integrale, lievito in polvere
  • Margarina,
  • Mitilli, ostriche e crostacei
  • Prugne secche

CIBI A CONTENUTO ELEVATO DI NICHEL: DA PIU’ DI 1000μg/g di sostanza:

  • Arachidi
  • Avena
  • Cacao e derivati (cioccolato, ecc)
  • Concentrato di pomodoro
  • Lenticchie
  • Mandorle, noci e nocciole.

Tra gli alimenti da limitare o evitare a seconda dei casi, si trovano anche alcuni tipi di latticini, come formaggi fusi, formaggini, yogurt al malto o ai cereali e panna montata; alcuni tipi di dolci come il marzapane e la liquirizia e tutto ciò che contiene cacao o cioccolato. Attenzione anche la lievito chimico e ai cibi che lo contengono, alla composizione degli integratori di vitamine e di minerali, ai funghi, margarina e ad alcuni tipi di frutta fresca, tra cui pere, albicocche, ananas e kiwi. Oltrechè ai grassi vegetali idrogenati, al dado brodo, alle patatine fritte e alle gallette di mais o di avena ecc, ecc.

 

 

Sacre Coeur, Montamartre-Paris.

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Le Allergie.

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