Inibitori di Pompa Protonica aumentano il rischio di poliposi dello stomaco
L’uso a lungo termine di IPP appare associato ad un aumento del rischio di sviluppo di polipi gastrici, la cui isologia però rimanere benigna e non preoccupante.
Alcuni ricercatori danesi hanno valutato 599 pazienti consecutivi sottoposti a gastroscopia per detrminare se l’uso di IPP fosse o meno associato al rischio di sviluppare polipi gastrici. Per ogno paziente venne annotata la presenza di polipi e venne eseguita un biopsia. L’uso del IPP (dosaggio e durata) si basò sulle registrazioni ambulatoriali ed ospedaliere.
Polipi del tipo ghiandolare fundico si registrarono nel 23% dei soggetti che avevano assunto IPP e nel 12% di quelli che non li avevano assunti. Il rischio dipendeva anche della durata dell’assunzione: per chi usava IPP da più di 5 annni il rischio era più elevato di circa quattro volte, mentre per chi li usava da 1 a 4.9 anni tale uamento era di due volte. Non si notò alcun aumento del rischio per utilizzi brevi, inferiori ad un anno.
L’esame istologico evidneziò che si tratta di polipi benigni, caratterizzati essenzialmente da iperplasia delle cellule parietali, solo in polipo si notò una displasia di basso grado.
Gli autori concludono perciò ch ei polipi associati all’uso di IPP non hanno significatyo clinico. Inoltre nei pazienti con poliposi adenomatosa familaire (FAP) gli ipp non aumentavano il rischio di polipi gastrici.
Jalving M et al. Increased risk of fundic gland polyps during long-term proton pump inhibitor therapy. Aliment pharmacol Ther 2006 Nov 1; 24:1341-8.
L’uso a lungo termine degli inibitori di pompa (IPP) è stato associato ad un aumento del rischio di sviluppo di polipi gastrici, anche se alcuni studi avevano dato risultati negativi in questo senso.
- In uno studio (Vieth M et al. Fundic gland polyps are not induced by proton pump inhibitor therapy. Am J Clin Pathol. 2001 Nov; 116:716-20): per esempio, 2.251 pazienti in trattamento da almeno 4 settimane con IPP sono stati paragonati a 28.096 soggetti non trattati e non si trovò differenza nell’incidenza di polipi del tipo ghiandolare fundico (5.o% vs 5.2%).
- Al contarrio in un altro stduio (Choldhry U et al. Proton pump inhibitor-associated gastric polyps: a retrospective analysis of their frequency, and endoscopic, histologic, and ultrastructural charateristics. Am J Clin Pathol. 1988 Nov; 110:615-21): su 213 pazienti affetti da reflusso gatsro-esofageo a lungo termine con IPP si riscontrarono 15 polipi (9 del tipo ghiandolare fundico, 4 iperplastici e 2 infiammatori), nesuno con segni di displasia o carcinoma.
- Un altro lavoro ha dimostrato che polipi gastrici benigni si possono sviluppare anche in bambini in trattamento cronico con omeprazolo: Pashankar DS et al. Gastric polyps and nodules in children receiving long-term omeprazole therapy. J Pediatr Gastroentero Nutr. 2002 Nov; 35:658-62.
I dati sono comunque tranquillizanti dato che gli IPP sono diventati farmaci di impiego diffuso e prolungato, non tanto e non solo per la terapia dell’ulcera peptica quanto per il trattamento a lungo termine della malattia da reflusso gastro-esaofageo e per la prevenzione del danno gastrico in soggetti che debbono usare cronicamente FANS o aspirina e che sono ritenuti a rischio di sviluppare eventi avversi (ulcere, emorragie). Sebbene lo studio suggerisca che l’uso a lungo termine di questi farmaci sia associato ad un aumento del rischio di polipi gastrici, si tratta di una evenienza clinicamente poco importante perchè l’istologia rimane di tipo benigno e l’evoluzione displasica appare molto rara.