Archivi tag: test di coombs indiretto

ACCERTAMENTI NELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA.


In caso di gravidanza fisiologica (si intende una gravidanza che decorre senza complicazioni), la prescrione degli esami diagnostici che si effettuano  sono gratuiti per la paziente, ed è regolamentata da un decreto ministeriale del 1998: recante protocolli di accesso agli esami di laboratorio e di diagnostica strumentale.
Affinchè la donna gravida possa usufruire di queste prestazioni, sulla richiesta del medico deve comparire un codice di esenzione costituito dalla lettera M + la settimana di gestazione. Qualora non sia possibile stabilire la settimana con precisione, viene inserito il codice “M99”.

Quando invece la gravidanza è a rischio, ossia non fisiologica; questo stato deve essere verificato da un ginecologo, che rilascia una certificazione che attesta lo stato di gravidanza a rischio: in questo caso per la stessa legge pubblicata sulla gazzetta ufficiale il 20 ottobre 1998 n.245, tutti gli esami necessari a controllare la gravidanza sono gratuiti; il medico deve applicare l’esenzione M50.

Prestazioni specialistiche per la tutela della maternità responsabile, esclude dalla partecipazione al costo, IN FUNZIONE PRECONSEZIONALI.ESAMI PRE-CONCEZIONALI (CODICE ESENZIONE M00).

PER LA DONNA:

  • Consulenza ginecologica preconcezionale,
  • Test di coombs indiretto,
  • Virus rosolia anticorpi (IgG e IgM),
  • Toxoplasma anticorpi (E.I.A.) (IgG e IgM),
  • Emocromo completo,
  • HIV 1-2 anticorpi,
  • Gruppo sanguigno ABO e Rh,
  • TPHA -VDRL (test sifilide),
  • Resistenza Osmotica Eritrocitaria (Test di Simmel): in caso di riduzione del volume cellulare medio (MCV) e di alterazioni morfologiche degli eritrociti.
  • Hb-Emoglobine Anomale (HbS, HbD, HbH): in caso di riduzione del volume cellulare medio e di alterazione morfologiche degli eritrociti.
  • Esame citologico cervico vaginale: (PAP test).

PER L’UOMO:

  • Emocromo completo,
  • HIV 1-2 anticorpi,
  • Gruppo sanguigno ABO e Rh,
  • TPHA – VDRL,
  • Resistenza osmotica eritocitaria (test di Simmel): in caso di riduzione del volume cellulare medio e di alterazioni morfologiche degli eritrociti.
  • Emoglobine anomale (HbS, HbD, HbH, ecc.): in caso di riduzione del volume cellulare medio e di alterazioni morfologiche degli eritrociti.

All’inizio della gravidanza, possibilmente entro la 13° settimana, e comunque al primo controllo:

  • Gruppo sanguigno ABO, fattore Rh: qualora non eseguito in funzione preconcezionale.
  • Test di coombs indiretto: in caso di donne Rh negativo con partner Rh positivo, c’é rischio di immunizzazione (una forma di anemia del nascituro), soprattutto nelle gravidanze future: il test deve essere ripetuto ogni mese ; in caso di incompatibilità ABO, il test deve essere ripetuto alla 34°-36° settimana. 
  • esame emocromocitometrico: che evidenzia eventuale presenza di anemia o carenza di piastrine….
  • AST, ALT: sono indici di funzionalità del fegato,
  • Glucosio,
  • VDRL – TPHA: marcatore per la sifilide,
  • Toxoplasmosa anticorpi: in caso di IgG negative, ripetere ogni 30-40 gioni, fino al parto.
  • Anticopri per il virus della Rosolia: in caso di IgG negative, entro la 17° settimana. 
  • esame urine: rileva la presenza di eventuali alterazioni renali. Può suggerire la presenza di infezione delle vie urinarie o anche la presenza di diabete.
  • La prima ecografia ostetrica.
  • Pap-test: può essere omesso se effettuato negli ultimi due anni.

14° – 18° SETTIMANE

  • Esame urine: in caso di elevato numero di batteri: urinocoltura.

19° – 23° SETTIMANE

  • Urine esame chimico e fisico e microscopico.
  • la seconda ecografia ostetrica.

24°- 27° SETTIMANE

  • Glucosio.
  • Esame urine.
Saint Saturnin les Apt - Provence.

Saint Saturnin les Apt – Provence.

28° -32° SETTIMANE

  • Emcormo.
  • Ferritina.
  • Urine esame chimico fisico e microscopico
  • la terza ecografia ostetrica.

33° – 37° SETTIMANE

  • Antigene HBsAg.
  • Virus epatite C Anticorpi.
  • Emocromo.
  • esame urine: può anche suggerire la presenza di una gestosi (presenza di proteinuria).
  • HIV 1-2 Anticorpi: in caso di rischio anamnestico.

38° – 40° SETTIMANE

  • Esame urine.

41° SETTIMANE

  • Ecografia ostetrica: su specifica richiesta dello specialista.
  • Cardiotocografia (CTG): su specifica richiesta dello specialista, monitorare fino al parto: rilevazione della frequenza del battito cardiaco fetale (mediante ultrasuoni) e delle eventuali contrazioni uterine. L’esame avviene appoggiando due sonde sull’addome e mantenendole in sede per circa 30 minuti. L’esame è chiaramente indolore e di nessun disagio per la paziente, che può ascoltare il battito cardiaco del feto che viene amplificato dallo strumento. La frequenza della CTG nelle ultime settimane di gravidanza (così come quella di altri eventuali accertamenti) viene stabilita dalla struttura dove avverrà il parto e/o dal ginecoclo curante.

IMG_9418

In caso di Batteriruia significativa:Esame Colturale dell’urina (urinocoltura): ricerca completa microrganismi e lieviti patogeni: incluso batterica.

In caso di minaccia di aborto sono da includere tutte le prestazioni specialistiche necessarie per il monitoraggio dell’evoluzione della gravidanza.

Indicazioni alla diagnosi prenatale.

Le indicazioni per la diagnosi prenatale rientrano in due grandi categorie:

  1. presenza di un rischioprocreativo prevedibile a priori: età materna avanzata, genitore portatore eterozigote di anomalie cromosomiche strutturali, genitori portatori di mutazioni geniche;
  2. presenza di un rischio fetale resosi evidente nel corso della gestazione: malformazioni evidenziate dall’esame ecografico, malattie infettive insorte in gravidanza, positività dei test biochimici per anomalie, familiarità per patologie genetiche.

Le indicazioni per le indagini citogenetiche per anomalie cromosomiche fetali sono:

  • età materna avanzata (≥35 anni),
  • genitori con precedente figlio affetto da patologia cromosomica,
  • genitore portatore di riarrangiamento strutturale non associato ad effetto fenotipico,
  • genitore con aneuploide dei cromosomi sessuali compatibili con la fertilità,
  • anomalie malformative evidenziate ecograficamente,
  • probabilità di 1/250 o maggiore che il feto si affetto da sindrome di Down (o alcune altre aneuploidie) sulla base dei parametri biochimici valutati su sangue materno o ecografici, attuati con specifici programmi regionali in centri individuati dalle singole regioni e sottoposti a verifica continua della qualità.

Lascia un commento

Archiviato in GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO.